Udienza pubblica della Corte costituzionale

Chiamiamo il giudizio al numero tre del ruolo
Ordinanza nove del due mila venticinque ordinanza quindici gennaio due mila venticinque Consiglio di Stato
Rabbia Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A. contro ministero delle infrastrutture e dei trasporti e altri
Per Rabat Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A. avvocati già Michele Roberti Marco Annoni Isabella Perego Francesco Giovanni Albisinni Luisa Torchia avvocati dello Stato Paola Palmieri Monica De Vergori
Per la relazione del giudice Patroni Griffi prego
Il Consiglio di Stato ha sollevato questioni di legittimità costituzionale nei confronti di due disposizioni entrambe contenute nei decreti milleproroghe
Adottati a distanza di un anno Wall altri il trenta dicembre il tg de il venti e il trenta del diciannove il trentuno dicembre del venti
Con le quali per i concessionari aventi piano economico finanziario scaduto è stato differito il termine per l'adeguamento delle tariffe autostradali per l'anno due mila venti e poi per l'anno due mila ventuno
In mentre ambita se il termine è stato differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento del pezzo
Da perfezionarsi entro il trentuno luglio due mila venti per il primo decreto legge punto il trentuno luglio due mila ventuno per il secondo
Il Consiglio di Stato deve fare equitazione delle disposizioni censurato perché chiamato a pronunciarsi sull'impugnazione da parte della concessionaria autostradale Rauf i due distinte note del concedente il ministero delle infrastrutture
Le quali sulla base delle disposizioni censurate non hanno riconosciuto
Alla ricorrente per gli anni due mila venti e ventuno l'adeguamento annuale delle tariffe autostradali secondo il Consiglio di Stato ha deciso di a sostegno invocato una serie di parametri costituzionale in primo luogo l'articolo settantasette per mancanza dei presupposti per la decretazione di urgenza poi gli articoli tre e quarantuno e novantasette della Costituzione
E deduce anche la contrarietà con il diritto dell'unione europea
Il Consiglio di Stato ricostruisce ampiamente il quadro normativo e fattuale sotteso alle vicende di questo giudizio in estrema sintesi
Lite nell'ordinanza si legge nelle tariffe autostradali sono soggette ad adeguamento annuale la cui proposta da parte del concessionario deve essere presentato entro il quindici ottobre di ogni anno e sulla quale il concedente si esprime entro il successivo quindici dicembre
Le convenzioni sono accompagnato da un piano economico finanziato il meteo di durata quinquennale che deve essere aggiornato entro il trenta giugno del primo esercizio del nuovo periodo regolatorio nel caso che ci riguarda cioè di Rabat
Il tempo è scaduto a fine due mila tredici e non è mai stato aggiornato
Sembrerebbe peraltro ma su questo è il primo dei chiarimenti che chiederei che Arlav siano stati non so se anche con risposi ma riconosciuti alcuni adeguamenti tariffari per il periodo due mila tredici diciotto
Sulla base di alcune sentenze del TAR baule di ossa di annullamento dei dinieghi espressi sotto il previgente sistema cioè prima Diana
Che si fonda che di dinieghi perché che si fondavano proprio per
Su su o presupposti su circostanze che provo verranno superate dalla nuova normativa che attribuisce le competenze alla
Su questo quadro ha inciso la prima delle disposizioni censurate cioè il decreto centosessantadue che per i concessionari con per scaduto come si è visto quindi anche per l'alba a secondo il giudice rimettente i seguenti effetti
Differisce il termine per l'adeguamento delle tariffe per il due mila venti sino alla definizione del procedimento di aggiornamento del personale
Fissa al trenta marzo due mila venti il termine per la presentazione delle proposte di aggiornamento del per far che devono essere riformulate in conformità al delibere dell'autorità di regolazione
Fissa al trentuno luglio due mila venti il termine per l'aggiornamento dei PEF e quindi il termine finale per l'adeguamento tariffario fissato al trentuno luglio due mila venti
Con la seconda a disposizione c'è il decreto legge centottantatré il due mila venti
Che interviene proprio sul testo della prima sono stati riferiti al trentuno luglio due mila ventuno i termini per l'aggiornamento dei perse e per l'adeguamento tariffario per il due mila venti nel due mila ventuno
Tali termini differisce al Consiglio di Stato sono stati ulteriormente riferiti con successivi interventi legislativi ma questi ultimi non essendo rilevanti nel giudizio a quo non sono tuttavia censurati
Consiglio di Stato osserva a questo punto che la normativa censurata non ha alcuna incidenza sulle competenze dell'Autorità di regolazione trasporti nessun regime tariffario nessuna disciplina dei pezzi e sul relativo aggiornamento
Atti infatti al tempo dell'entrata in vigore del decreto legge centosessantadue era già competente in materia di adeguamento delle tariffe anche per le concessioni in essere secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato
Nell'esercizio di questa competenza arte aveva già dettato il regime tariffario applicabile tra i vari concessionari anche Arrabal
Ne deriva secondo la prospettazione del giudice a quo che già prima della crisi cc Pina censurata le proposte di aggiornamento del beffa dovevano rispettare le delibere dell'Autorità di regolazione
Senza che ciò possa essere impedito e questo l'anche su questo c'era giurisprudenza amministrativa consolidata dal già avvenuto avvio del procedimento di aggiornamento del testo
La normativa censurata pertanto secondo il Consiglio di Stato è cito funzionale alla fissazione di un nuovo termine per provvedere
Tutto ciò premesso il Consiglio di Stato come dicevo all'inizio dell'UCE la sospetta violazione le seguenti parametri costituzionali in primo luogo dell'articolo settantasette della Costituzione
Pur riconoscendo che le disposizioni censurate sono omogenee per materia rispetta decreti legge in cui sono inseriti
Secondo il rimettente e se non sono funzionali al raggiungimento dell'obiettivo
Dichiarato dal legislatore sia nel preambolo sia nella relazione illustrativa cioè garantire la continuità dell'azione amministrativa e non rivestono dunque carattere di urgenza
L'amministrazione infatti indipendentemente dalla disciplina censurata a la potestà di provvedere anche oltre il termine ordinatorio la continuità dell'azione amministrativa pertanto non richiedeva la proroga del termine del procedimento ma ne viene anzi pregiudicata
Le disposizioni censurate infatti sempre secondo il rimettente bloccano l'esercizio dell'attività amministrativa
Producono conseguenze sulla sua continuità conseguenze che non si sarebbero verificate ove fossero state applicate le regole generali che informano i procedimenti amministrativi
E ciò perché tali disposizioni non consentono comunque posticiparla rendono maggiormente difficoltosa
L'applicazione degli istituti che compulsano alla conclusione procedimenti aventi termini ordinatori scaduti quali sono il silenzio inadempimento e il danno da ritardo
Viene prospettata violazione degli articoli tre novantasette
Imponendo un ritardo nel decidere sull'istanza di adeguamento tariffario e sull'aggiornamento del per far nonché rendendo il PD più difficile applicazione istituti volti a compulsare la conclusione dei procedimenti
Essa cito dall'ordinanza del responsabilizza operato dei pubblici dipendenti pregiudica l'efficienza del sistema amministrativo
Che presuppone l'esercizio tempestive continuo del potere pubblico così incidendo negativamente sul buon andamento della pubblica amministrazione
Osserva il rimettente che la razionalizzazione sistemi tariffari era stata già posto in essere dalle delibere dell'Autorità di regolazione applicabili a prescindere dell'intervento normativo censurato consiglio di stato serba poiché il mancato adeguamento tariffario ingenerare indice di una gestione non scrupolosa del rapporto concessorio cito dall'ordinanza
Ciò tanto più ove si consideri che si accompagna al mancato aggiornamento del testo una tale gestione rapporto concessorio si riverbera sulle prestazioni richieste
Al concessionario nella memoria di rape anche su questo sarebbe opportuno un chiarimento viene dedotto che sarebbero stati investiti nel periodo ARCEA appezzo scaduto nel due mila tredici ottantasette milioni
E che tra il venti e il ventiquattro sarebbero state formulate quindici proposte di aggiornamento del Def tra il due mila quattordici del due mila ventiquattro circa venti proposte di aggiornamento tariffario anche su questo gradirei dalle parti un chiarimento in fatto
Viene poi ancora prospettata la violazione articolo quarantuno il differimento dei termini che li disposizioni censurate determina infatti pregiudica la capacità parchi capacità programmatore di ottenimento delle risorse necessarie per lo svolgimento dell'attività di impresa
In proposito del Consiglio di Stato osserva che l'incertezza creata dalla normativa censurata peraltro reiterata nel tempo impedisce l'organizzazione dell'attività di impresa che non può contare nell'immediato sulla provvista finanziaria né sapere quando lo otterrà
Infine secondo il Consiglio di Stato del regime con censurato pregiudica altresì e per motivi sostanzialmente analoghi i profili concorrenziali della libertà d'impresa
Come tutelato o dalla dal diritto europeo dal principio del pacta sunt servanda
In giudizio è intervenuto il presidente del Consiglio dei ministri secondo il quale le disposizioni censurate risponderebbero all'esigenza di dare impulso cito alla presentazione di piani conforme alla nuova disciplina impedendo che l'aggiornamento immediato delle tariffe potesse determinare incrementi significativi dei dei pedaggi con effetti negativi su cittadini e d'impresa
Sul punto un chiarimento che riguarda essenzialmente il meccanismo di degli incrementi tariffari collegati e pedaggi
Ovviamente si ammette in più party del delle varie mantelli degli iscritti che il mancato aggiornamento potrà comunque essere recuperato una volta finiti i differimenti
In in questo caso però come agisce il meccanismo ovviamente non nei confronti dei fruitori delle autostrade passati perché sono già passati ma nei confronti di Fulvio dei furti fruitori futuri
Dei tratti autostradali
Se così li in giudizio anche araba che commina in adesione alla prospettazione del giudice rimettente in particolare la parte privato osserva che la finalità enunciata dal governo cioè garantire la continuità amministrativa sarebbe preclusa irrimediabilmente anzi ostacolata
Dalle disposizioni censurate in quanto essa continuità amministrativa non necessita di alcuna dilazione temporali di Termini perché l'amministrazione competente può e deve provvedere anche a termini scaduti
D'altra parte normativa censurata non ha influito sul recepimento del nuovo sistema tariffario introdotto dall'arte che era previsto già dalla normativa previgente
Sì che cito il concedente avrebbe potuto certamente richiederne dispetto in sede di analisi del pezzo presentati da parte delle concessionarie autostradali
Sulle per le tesi del difensive mi limito a questo perché sono presenti i difensori e credo che ci daranno chiarimenti grazie dunque per la parte ricorrente il collegio difensivo in via eccezionale composta da tre i difensori
Che però ecco conterranno le loro difese nei limiti di tempo previsto dalle norme regolamentari innanzitutto la porcata Torchia prego
Grazie presidente
Vorrei iniziare prima di tutto poi darò i chiarimenti che il relatore ha chiesto con ciò che non discutiamo oggi oggi noi non discutiamo del procedimento di aggiornamento delle tariffe autostradali perché questo è un procedimento di verifica dei calcoli
Nel caso di specie
Il procedimento per ambedue le annualità due mila venti due mila ventuno si è concluso con esito positivo perché il concedenti ha riconosciuto la correttezza della richiesta del concessionario
E ha riconosciuto un aumento del sei virgola undici per il due mila venti e del cinque virgola ottantatré nel due mila ventuno
Non discutiamo neanche del procedimento di aggiornamento del PEF perché questo è un procedimento che si fa ogni cinque anni allo scadere del periodo regolatorio nel caso di specie
A visto rabbia qui posso dare la primo chiarimento all'eccellentissimo relatore presentare quindici proposte come risulta anche dalla ordinanza dove si citano le note che abbiamo depositato nel giudizio amministrativo quindici solo tra il due mila venti del due mila ventiquattro
Sulle quali note però il concedente non si è mai pronunciato ha sempre chiesto eventualmente ulteriori diciamo specificazioni ma non si è mai pronunciato quindi non lo discutiamo nel nel primo procedimento né del secondo procedimento di che cosa discutiamo discutiamo della connessione
Connessione del tutto come cercherò di dimostrare illogica razionale e illegittima che il legislatore ha apposto fra i due procedimenti quindi in base a questa connessione c'è per dispetto non voglio definirlo un gioco delle parti un alternarsi delle parti diciamo tra Stato concedente è stato legislatore
Lo Stato concedente riconosce la correttezza della legittimità della richiesta dell'adeguamento tariffario questo successo
Lo Stato legislatore interviene e stabilisce che l'adeguamento tariffario può essere riconosciuto solo dopo che lo Stato concedente abbia approvato l'aggiornamento del per e indica nella legge un termine perché lo Stato concedente approvi l'adeguamento del lo Stato concernente allora comunica concessionario che l'adeguamento non è più pari alla corretta richiesta
E la concessionaria ma pari a zero perché non c'è stato l'aggiornamento del Paese
Allo stesso tempo lo Stato concedente si guarda bene dalla procedere all'aggiornamento belt perse nel termine che lo Stato legislatore
Gli ha indicato il termine decorre inutilmente a questo punto lei interviene lo Stato dal legislatore che differisce il termine entro il quale lo Stato concedente vede approvare l'aggiornamento lo differisce si badi bene a termine già scaduto
Lo Stato concedente non provveda entro il termine
Il termine viene nuovamente differito ed è un deferimento mi permetto di dire praticamente sine die almeno fino ad oggi perché a differenza di quanto dice controparte non si tratta del differimento per le due annualità due mila ventidue mila ventuno
Perché è stato in ogni mille proroghe questo differimento ripetuto per gli anni successivi perché il differimento è un vizio dal quale è difficile disintossicarsi
La norma quindi è sicuramente posta in violazione dell'articolo settantasette della Costituzione non è una norma che proroga un termine arteria che differisce il termine al termine scaduto
è non viene indicata nessuna ragione di necessità e di urgenza anzi la norma è priva di qualsiasi valutazione d'impatto della regolazione di qualsiasi giustificazione come ha notato il Consiglio di Stato
E come ha ricordato il relatore come si legge nelle memorie di controparte la giustificazione che viene offerta oggi e mi permetto di dire
Paradossale cioè c'è una norma di differimento che servirebbe a garantire la continuità dell'azione amministrativa
Ma nel nostro ordinamento la continuità dell'azione amministrativa non dipende dalla norma da una qualsiasi norma
La continuità dell'azione amministrativa è garantita da un carattere che proprio tipico e originale del potere amministrativo che è la sua inesauribili tra
Inesauribili ITA carattere insalubrità che è strettamente connessa alla doverosità dell'esercizio del potere amministrativo
Il carattere delle inesauribili ITA stato ricordato anche prima comporta che il decorso del termine non consuma i poteri rende anche l'inerzia consuma il potere tant'è vero che se il giudizio amministrativo a fronte del silenzio inadempimento cosa fare il giudice condanna l'amministrazione a provvedere quindi l'obbligo di provvedere sempre
In capo all'amministrazione il potere non si esaurisce ma il cattivo ritorno dato esercizio del potere ha delle conseguenze in termini di effetti giuridici di validità e di responsabilità
Quindi la norma censurata oggi
Non serve affatto ad assicurare la continuità dell'azione amministrativa serve a riparare l'amministrazione dagli effetti degli legittima inerzia amministrativa e già solo per questo
Questa norma illegittima è legittima anche perché si configura
Mi permetto di dire come una specie di norma provvedimento la norma provvedimento in genere una norma che tiene luogo del provvedimento questa è una norma che impedisce che il provvedimento
Venga alla luce perché mediante l'inerzia sul procedimento per far si sterilizza il procedimento di adeguamento tariffario un caso di sviamento dell'esercizio del potere legislativo perché la norma è nominalmente
Finalizzata differire in un termine ma in sostanza quel differimento serve a dare copertura all'inerzia ed inerzia strumentale a non riconoscere per anni l'adeguamento tariffario l'effetto sull'equilibrio contrattuale tra concedente e concessionario del tutto sproporzionato perché il concessionario continua ad adempiere ai suoi obblighi Rabah a e risulta dal suo bilancio
Spesso ottantasette milioni di manutenzione perché obbligata a fare le manutenzioni perché si troverebbe inadempiente rispetto alle regole della convenzione agli obblighi che assunto con la convenzione se non facesse almeno la la alla manutenzione a fronte di questi obblighi adempiuti non è frutto e io non so se troppo come dire se sarà così ma mi sembra difficile che recuperi mai
I padani i pedaggi non riconosciuti perché certo come osservato il relatore non gli si può andare a chiedere a chi ha utilizzato l'autostrada senza pagare la giusta tariffa quella che sarebbe stata corretta ma pagando una tariffa che è stata adeguata a a zero
E quindi illa rischio la matrice dei rischi del concessionario si aggrava in maniera ingiusto del tutto sproporzionata e imprevedibile perché l'aggravamento dipende dal comportamento del concedente non da un fatto Esterno né da un il risentimento del concessionario
E per concludere voglio dire che si crea così anche un vulnus alla tutela perché contro l'inerzia amministrativa io o almeno il ricorso contro il silenzio
Contro l'inerzia leggi slitti realmente sancita non c'è tutela se non davanti a questo giudice delle leggi a quale oggi chiediamo dichiarato illegittima la norma gravata
Anche per impedire che questa illegittimità si protragga come sta accadendo sine die
Avvocato Annoni prego
Grazie presidente
Io affronterà un tema più perimetrato
Sperando anche di rispondere a alcune
Indicazioni dell'eccellentissimo relatore prima prima di tutto con Mina Bendetto la professoressa Torchia cosa succede rispetto alla per mancato aggiornamento tariffario al mancato aggiornamento dei perso qual è il meccanismo che si va a verificare si va a verificare che una volta che il PEF viene approvato ad una certa data
In quel momento il PEF deve registrare gli eventi che sono intervenuti fino a quella data
Cioè a dire sulla base del delle delle attività che il concessionario ha svolto e quindi gli ottantasei milioni di investimenti che non sono stati che non sono stati ammessi a tariffa il mancato adeguamento tariffario tutto questo crea dei crediti una volta che riconosciuti dal concedente nell'ambito del nuovo P.E.F.
Che si traducono in incrementi tariffari
Sulla base di meccanismi adesso mi mi mi rendo conto che forse questa corte non è interessata i dati tecnici più più specifici con dei crediti che il concessionario vanta nei confronti del concedente a carico dell'utenza
Che si trasformano in incrementi tariffari per gli utenti successivi non potendo certamente il concessionario guardarsi indietro e questo devo dire il giudice remittente la molto correttamente osservato dicendo guardate che questo meccanismo è un meccanismo perverso
Perché se viene affila affermato il principio
Della irrilevanza i fini finanziari
Degli Effetti dei mancati adeguamenti questo che cosa significa significa che qualcheduno pagherà per quello che non ha pagato l'altro cioè c'è qualcuno che ha fruito dell'infrastruttura autostradale
Pagando un pedaggio inferiore di quello che ad un efficiente procedimento amministrativo
Avrebbe dovuto col determinare la tariffa
E chi invece prenderà la stessa autostrada in un periodo successivo si dovrà dare pro quota a carico di ciò che il precedente utenza autostradale
Quindi il principio del così detto pay fuori uso e credo che si dica così che viene evocato eh
Mi permetto di dire totalmente travolto spero di avere fornito Porcu quell'indicazione che il collegio le io mi permetto di richiamare l'attenzione su un profilo sul quale non la legge
Ma
Diciamo la prospettazione della difesa erariale ha molto insistito mi sembra che voglia molto insistere
La legge dice che
Si deve sospendere per assicurare la continuità amministrativa
Viene invece detto guardate che la vera ratio di questa norma è che
Nel due mila diciannove l'asta utilizzando i poteri che ad essi sono stata dimessa sono stati attribuiti dal decreto legge centonove novantaquattro novanta
Nel due mila due mila diciotto
A esercitato il potere regolatorio e ha stabilito un sistema totalmente innovativo questo sistema totalmente innovativo
Avrebbe consentito di determinare la giusta tariffa autostradale perché i sistemi regola il sistema regolatorio precedente io ho la molteplicità dei sistemi regolatori precedenti di cui viene imputato diciamo con la la la la disomogeneità del sistema anche evocando una diciamo una valutazione operata dalla Corte dei Conti
Consentivano al concessionario di acquisire indebitamente dei pedaggi cioè dei pedaggi per investimenti non eseguiti
Non c'era il PRAE scappa non c'era il PRAE scappo cioè non c'era
L'obbligo del concessionario di efficientare la propria gestione a tutto vantaggio dell'utenza perché il Paese K consente di trasferire all'utenza degli obblighi di efficientamento che
Dovevano essere eseguiti ecco
E quindi poi non c'era la possibilità
Di come dire per l'amministrazione di poter penalizzare il il concessionario se non eseguiva gli investimenti così come non c'erano penalità e premi per la mancata
Qualifica per per mancato raggiungimento dei livelli di servizio allora
Se questo è c'è un problema c'è un problema reale dico identificazione del sistema regolatorio previgente
Il sistema regolatorio previgente è fondato ovviamente la corte ne ha perfettamente formata sulla base di tre delibere della del del CIPE
La delibera trecentodiciannove del novantasei la trentanove del due mila sette la ventisette del due mila tredici che sono state assunte ai sensi dell'articolo undici ovviamente la legge quattro nove otto del novantadue sui sistemi
Sui pubblici sui pubblici
Andando a leggere semplicemente a leggere queste delibere che cosa si ricava si ricava che già nel nella delibera del novantasei era inserito un parametro ed è appena stato identificato una formula tariffaria per il calcolo dell'adeguamento annuale bene per il calcolo dei quaranta annuale
Che prevedeva già nell'ambito di questa formula un premio è una penalizzazione il famoso Beta Delta Q un premio una penalizzazione per il caso di mancato raggiungimento di livelli di servizio
La delibera numero trentanove del due mila sette
In applicazione del decreto legge due mila sei fa ancora molto di più perché stabilisce una l'obbligo di una contabilità regolatoria stabilisce una nuova formula che
Chiarissimamente premia
Introduce il sistema del price scatto lo introduce con la con la variabile x la formula che premia il
Stabilisci livelli di miglioramento del servizio che devono essere conseguiti in quanto vengono poco già come dire detratti dalla tariffa
E stabilisce con il parametro k che viene applicato l'incremento tariffario esclusivamente sugli Investimenti
Che vengono e realizzati nell'anno precedente quindi non c'è la più la possibilità non c'era prima
Del sistema c'era prima ma la delibera del
Trenta nove del due mila sette lo chiarisce in modo inequivoco che non c'è possibilità che venga riconosciuto alcun incremento tariffario se non a fronte di investimenti eseguiti e che non venga come dire conseguito un un incremento tariffario senza l'efficientamento che viene già portato detratto a tariffa
Quindi l'intero sistema anche la giusta remunerazione del capitale investito è stabilito secondo il criterio del così detto u ACC che è il criterio cioè a dire della
Della determinazione secondo il costo medio del capitale costo medio ponderato del capitale tutto questo c'è dal due mila sei dal dal dal dal prima dal novantasei e poi dal due mila sette e poi nella la delibera
Ventisette dei matematici ulteriormente scende nel dettaglio stabilendo come si calcola questa congrua remunerazione tutto questo
è già esattamente quello che dice
Nella delibera
Nella delibera dell'arte su come si deve applicare il nuovo sistema regolatorio
Conseguentemente devo dire tutta questa innovazione non c'è perché i parametri sono esattamente gli stessi
Sulla base di undici euro più articolato ragionamento la delibera le delibere dell'arte sono molto come dire auto auto descrittive però e i parametri sono esattamente gli stessi
Allora a questo punto la misura che invece impedisce come è possibile che abbia una sua razionalità visto che in ogni caso il
Sistema precedente rispondeva esattamente gli stessi obiettivi di regolazione
Che si è prefissata alata c'era lo strumento attraverso il quale era possibile diciamo in un mondo normale in un procedimento fisiologicamente portato a compimento tenere conto di questi ce lo dice il Consiglio di Stato
Con grandissima chiarezza i poteri dell'alta già nel due mila dal dal dal due mila diciotto consentivano all'arte di esprimersi sulla base del sulle proposte di adeguamento tariffario quindi invece di sospendere l'adeguamento tariffario se fosse stato portato correttamente a compimento sulla base della legislazione vigente
Evidentemente l'arte avrebbe potuto esercitare applicando anche al sistema previgente le le diciamo i propri criteri per poter arrivare alla determinazione corretta dell'incremento annuale delle tariffe
Faccio l'esempio più banale la l'efficientamento che il parametro rischi e prese che già era presente nella precedente
Nella precedente disciplina la delibera arte lo fissa direttamente quindi avrebbe potuto applicare tranquillamente
Quel parametro di efficientamento agli adeguamenti tariffari che si maturavano nel corso del periodo quindi questo a mio sommesso avviso rende ancora più evidente
L'illogicità e diciamo il carattere veramente punitivo della misura che è andato a incidere su dei diritti che sono stati affermati nella competizione
Avvocato Roberti Perego
Grazie presidente
Ma io porterei all'attenzione di questa corte alcuni profili
Di carattere europeo che sono stati un po'
Trascurati nella
Nella difesa nella difesa del
Dell'avvocatura
Profili che a mio modestissimo avviso hanno una loro rilevanza ai fini della valutazione che a questa Corte chiede richiesta ora il il primo aspetto che segnalo è qual è la misura
Qual è la misura statale che si presta a questa valutazione comunitari
Naturalmente sono le due norme ricordata dalla giudice relatore
Direi anche però
Le norme che vanno in sequenza rispetto alle due disposizioni che due decreti legge del resto lo stesso relatore nella conclusione la sentenza
Non definitiva rimette comunque alla Corte questo e successive modifiche laddove la Corte ritenesse necessario pronunciarsi su di essi e finì alla decisione ma questo sicuramente vale per la prospettiva europea ciò che conta è
La sequenza che con nota
La attitudine dell'autorità nazionale
E siccome parliamo dell'Autorità nazionale lo stato membro la sequenza si estende anche in certo senso ha passato o meglio quella di oggi può essere letta alla luce di Vieri
Cioè quella sequenza di provvedimenti o non provvedimenti amministrativi che avrebbero potuto e dovuto essere adottati tanto con riferimento al petto quanto con riferimento alle tariffe che sono stati tutti i dinieghi esplicito o i silenzi censurati dalla magistratura
Questo l'oggetto
L'Effetto se ne è parlato ampiamente perché e l'effetto che poi individua i parametri europei
Rilevanti
E il giudice rimettente chiarisce credo molto puntualmente che abbiamo un effetto duplice un effetto carattere per così dire procedimentale per questa sospensione sine die del regime tariffario tempo per tempo vigente applicabile
E un correlato è l'altra faccia della medaglia effetto sostanziale che in buona sostanza e un capo tariffario ciò che manca tariffario ciò che risulta dalla non applicazione dalla disapplicazione sine die del regime tempo per tempo veggente significa sostanzialmente intrise il congelamento della tariffa salvo Salvo ovviamente quei limitati incrementi che episodicamente sono stati riconosciuti o per intervento alla magistratura
Oppure
Per intervento marginale termini quantitativi del legislatore
E quindi questo Effetto riconducibile a quella sequenza si estende sicuramente per i sei esercizi dal diciannove in poi e guarda però anche il periodo precedente
Questo serve in un ottica sostanzialista come quella di un vaglio europeo anche per capire la reale natura i genuini motivi di interesse pubblico che oggi vengono asseriti e difesi in questa davanti a questa Corte questi affetti ovviamente individuano i parametri qui non mi soffermo perché giudice individua correttamente innanzitutto come parametri sostanziali
Le due norme di libertà economica cioè il diritto di stabilimento la libera circolazione dei capitali menziona anche servizi mi permetto di osservare che lo ritengo meno rivela
Segnalò che con riferimento alla prima cioè alla libertà di stabilimento potremmo anche considerare come norma che concretizzi la libertà di stabilimento
L'articolo quindici paragrafi due treni della direttiva Bolkestein la cito perché in una recentissima sentenza del febbraio venticinque Airon ci sei sette quattro barra ventitré è venuto in rilievo proprio un intervento di che tariffario si trattava delle provvigioni dell'agenzia immobiliari che è stata esaminata anche alla luce della disposto più specifico del quindici due e tre nella direttiva Bolkestein e naturalmente
La la la la l'incidenza sulla libertà di stabilimento e cioè chiaramente non solo perché e tipico come risulta dall'articolo quindici dalla stessa direttiva che così sia nel caso di un intervento tariffario ma anche perché questo lo dice benissimo l'ordinanza la sentenza del consiglio di stato questo meccanismo di fatto per come è stato applicato nel corso degli anni incide sulla gestione della gente
Incide sulla gestione l'azienda non solo in termini di redditività dell'azienda ma anche in termini di possibilità programmatoria della gestione
Si parla di investimenti sono anche gli investimenti l'azienda azienda deve sapere cosa potrà investire in ragione delle risorse che gli verranno riconosciuto in quell'alternanza fra lo Stato concedente e lo Stato legislature e poi vi è ovviamente il parametro della libera circolazione dei capitali che esattamente il parametro della procedura d'infrazione del due mila sei due mila otto quella sì centrato a sul tema del pacta sunt servanda e che chiaramente e inciso da queste disposizioni perché ovviamente queste riguardano il non solo la redditività alla marginalità dell'azienda ma anche il profilo di rischio dell'azienda
E quindi toccano la posizione di chi ha investito nell'azienda sia in termini di capitale di rischio che in termini di capitale di debito innanzitutto i titolari di obbligazioni bondholder ore sia e naturalmente
Lo dico solamente en passant questo poi individua la rilevanza dei parametri di principio più generali non solo quelli sostanziali della carta articoli sedici e diciassette
Ma anche del principio generale di certezza qui siamo in presenza ovviamente di quella che è
Normalmente definita dalla corte una intervento che ha conseguenze finanziarie per il quale quindi è richiesto uno standard di prevedibilità regolatoria e di stabilità regolatoria
Chiaramente più intenso più elevato
Naturalmente sappiamo tutti che questi sono i principi che ammettono eccezioni e che vi è una discrezionalità ma come ricordava anche la la la sentenza del febbraio venticinque questa discrezionalità che essi riconosciuta allo stato membro non può incidere non può pregiudicare i diritti riconosciuti ai singoli dalle libertà fondamentali del Trattato e si impone quindi quella valutazione che
Ben conosciamo
E e genericamente definita con una valutazione di necessità proporzionalità e che si articola nelle tappe tipiche dello scrutinio
Dello scrutinio comunitario come da questa ultima sentenza chiaramente chiaramente risulta semplificato ora su questo io mi vorrei soffermare brevemente Presidente per segnalare un po'alcuni punti con riferimento ai passaggi rilevanti il primo sono la causa di giustificazione
Le famose motivi imperativi di interesse generale quelli che vengono asseriti sono stati ampiamente rappresentati attengono in buona sostanza a una razionale gestione del sistema regolatorio
Si dice questo intervento serve per favorire l'applicazione del nuovo regime dell'arte e poco il più in generale un obiettivo di tutela degli utenti
Perché questo nuovo regime nell'arte comporterebbe l'orientamento al costo del riconoscimento solo degli investimenti effettivamente realizzati conterrebbe il rischio di extra profitti e si ispirerebbero il principio del pay per l'uso di corda tu prima l'avvocato no
Quindi favorire l'applicazione di questo regime nuovo implica anche conseguire questi obiettivi che sono anche degli obiettivi di tutela dell'utenza ora
Se fossimo davanti alla Corte io mi intendere una domanda se tutte queste finalità sono ritenute dal governo italiano quello dei motivi imperativi di interesse generale riconosciuti dall'ordinamento dell'Unione è sicuramente la tutela dell'utenza
La razionale gestione del sistema regolatorio
Non so se è una cosa che può giustificare un'incidenza sui diritti dei singoli ai sensi delle norme generali al trattato ma in ogni caso
Avremmo necessariamente un vaglio rispetto a queste misure ancorché finalizzate quei motivi
Proporzionalità
In termini innanzitutto di necessità idoneità rispetto al conseguimento dell'obiettivo
In questo caso cioè nella prospettiva europea questo vaglio oltre a rispondere a un onere della prova a carico all'autorità nazionale
Implica anche il controllo del giudice
Sulle evidenza
Fornite con riferimento alla necessità per il conseguimento di obiettivi e questo è un aspetto che ha una sua rilevanza credo anche in questa in questa sede
Mi limito solamente questi aspetti allora con riferimento alla necessità il primo tema che viene ampiamente evocato l'abbiamo sentito collega Annoni
Vi era un nuovo regime occorreva fare di tutto per applicare il nuovo regime
Collega non è spiegato che in realtà il regime previgente basato su quelle delibere CIPE mi mi permetta di ricordare Presidente che la delibera del due mila sette fu adottata dalle autorità italiane nel pieno della procedura d'infrazione del due mila sei
Fu inviata dal governo Prodi alla Commissione
E fu attentamente e studiata per contemperare nell'interesse della stabilità giuridica della chiarezza regolatorio per il concessionario con l'interesse
Ad avere un contenimento dei profitti e la certezza per quanto riguarda la realizzazione effettiva e quindi la ripercussione in tariffa degli Investimenti la delibera il due mila undici perfeziona quel regime e fu adottata dal
Allora governo molto
Questo regime è un regime funzionante e funzionale
Quindi non vi era una ragione di disse applicarlo per favorire l'applicazione di un diverso regime che sostanzialmente a un analogo modello regolatorio e persegue esattamente gli stessi effetti
Ma la prova ne che della giurisprudenza citata dai colleghi in particolare quella che si riferisce al Papa l'ultima sentenza del TAR la Val d'Aosta non impugnata
Si basa sulla consulenza tecnica d'ufficio
Che ha sancito verificando parametro per parametro compresi quelli nel Resca compresi quelli relativi all'area alla realizzazione degli investimenti effettiva realizzazione la correttezza del metodo applicato
Addirittura il consulente tecnico pervenuto dei risultati persino leggermente superiori a quelli che alcuni incorporati nell'istanza presentata dalla
Concessionarie
E lo dirò fra un attimo nel momento in cui sono state presentate delle e successive istanza che tengono conto del regime di Artaud quelle successive istanza portano a dei che gli esiti in termini quantitativi se stanziamenti in linea con quelli del regime previgente
Questi sono fatti e sono evidenzio
Ma vi è di più
In ogni caso anche ad ammettere che nel primo esercizio cioè quello relativo al due mila diciannove
Vi fosse un'esigenza di favorire l'immediata applicazione del regime Arte due mila diciannove
Sentenza del Consiglio di Stato è chiarissima nell'indicare che la disciplina esistente in quel momento era comunque una disciplina applicabile
Il ministero avrebbe potuto forse dovuto se avesse voluto immediatamente applicare il regime del diciannove cioè le delibere del giugno due mila diciannove dell'arte avrebbe potuto e dovuto dare corso altro ai procedimenti in essere sentendo la carta come dice giustamente al Consiglio di Stato avviando l'interlocuzione istituzionale contraddittorio previsto dalle nuove norme motivando con un risultato di merito
E questo già nel due mila diciannove ma la situazione diventa addirittura paradossi
Male fatemi dire nell'esercizio successivo perché mentre nel diciannove trovandoci in una sorta di hanno base
Ci si è mossi ancora dall'alto della concessionaria sulla base delle regole vigenti all'inizio del due mila diciannove
Dell'anno successivo
Documenti ventotto e ventinove nel fascicolo di primo grado nel ricorso relativo alla seconda nota giustamente
Nel due mila venti sono state presentate delle istanze coerenti anche con il sistema delle delibere della e quelle
Valutazioni portavano appunto ai risultati sostanzialmente in linea
Con quelli risultanti dal regime previgenti a conferma del fatto che non vi è una sostanziale differenza fra i due schermi regolatori qual è la conseguenza di tutto questo
E che con riferimento al due mila venti il ministero ancora una volta avrebbe potuto e dovuto proseguire l'iter in corso se il vero obiettivo era quello di favorire l'applicazione del regime sto e non fare il suo contrario e cioè congelare nell'inerzia più totale
Il corso di quei procedimenti che era ormai arte conformi
Contando boy forse su un intervento legislativo in zona Cesarini che puntualmente mi è stato nel dicembre del due mila venti restato per integrato
Negli anni successivi è chiaro che se noi consideriamo questo fotogramma della sequenza
Mi risulta che cosa mi risulta che l'intervento e la norma che copre quell'intervento non solo non è necessaria per raggiungere gli obiettivi che vengono asseriti me addirittura antitetica
Siamo quindi in presenza di quello per usare il linguaggio la giurisprudenza della Corte è un'applicazione non coerente e sistematica della normativa rispetto all'obiettivo perseguito no coincidente sistematica manterrà secondo Berlusconi
E concludo presidente
Con gli altri due profili della valutazione proporzionalità
è chiaro che se non c'è necessità di questi interventi di congelamento tariffario per perseguire quegli obiettivi
Questi sono anche di per sé ultronei e quindi il secondo passaggio del vaglio di proporzionalità e anch'esso non soddisfatto
Qui non si trattava di sospendere la l'applicazione si trattava di applicare semmai nel Nord
Ma vi è anche un tema di misure più alternative meno restrittive cioè se noi ora fossimo davanti alla Corte io mi permetterei di ipotizzare alcune domande della corte
Alla alle autorità nazionali rispetto agli obiettivi più sostanziali che non sono tanto in un ciak in realtà nella nella norma ma che in qualche modo si leggono in filigrana nelle difese della della dell'avvocatura cioè la tutela degli utenti la sostenibilità del traffico
Il controllo dei profitti del concessionario di questo aspetto questo se n'è già parlato ampiamente e comunque gli strumenti sono evidentemente altri ed erano già in essere ma anche il tema della sostenibilità presidente
Non so
In un'analisi proporzionalità
Primo non si risolve con degli interventi
Generali se non generici
Mi chiede un vaglio richiede delle valutazioni di evidenze cioè per esempio di sostenibilità di chi in che misura e quali misure sono ipotizzabili sono i vulnerabili che sono i soggetti da tutelare e e allora ci sono le misure per i diritti vulnerabili si possono prefigurare e introdurre
E più in generale seria un tema di contenimento dei livelli tariffari vi sono degli strumenti che sono notti alla prassi europea
Le proroghe
Sono consentite nel caso del gruppo autostrade sono state vagliate dalla Commissione nel due mila sedici due mila diciotto e hanno portato a una autorizzazione per certo numero di anni
Una delle motivazioni di questo provvedimento pubblico di autorizzazione la proroga è assicurare una spalmatura se posso usare questo termine della tariffa in termini di maggiore contenimento nonché un volume un po'di tempo
Questo uno strumento ve ne sono ovviamente degli altri ci sono i contributi ad hoc
Chiudo
Le Poste figurative faccio dare un ultimo flash su questo punto delle posse figurative posteggi curative
Chiaramente presentano un un problema generale perché ribaltone è stato detto ampiamente sugli utenti del domani il costo dei passaggi dell'oggi
E quindi sono assolutamente agli antipodi del concetto del chi usa paga il pepe ricorso
Ma hanno anche una forte componente di incertezza un'incertezza nell'oggi perché comunque a fronte di queste poste figurative vi è
La quella per il giudice del Consiglio di Stato chiama il ritardo del tempo della provvista che incide sulla gestione e che incide sugli investitori
E poi certamente in un quadro regolatorio di questo tipo connotato da interventi di questo genere
Queste poste figurative che dovrebbero essere riconosciuti un domani a carico di chi esattamente e come e in che misura presentano anche se un profilo di vaghezza se non di incertezza
Riterrei quindi che anche questo profilo qui è un profilo che non risolve nell'immediato
E che presenta dei connotati di problematicità per il futuro
Chiudo Presidente semplicemente ricordando che qui alla luce di tutte queste considerazioni resi lo ha un intervento che sostanzialmente un intervento privativa di diritti basato su una disapplicazione sine die della rete
Valuterà questa corte ovviamente ove lo ritenga se forse è il caso di unirsi anche di un vaglio da parte del giudice europeo sulla base della rappresentazione degli effetti reali di questo tipo di intervento grazie
Per la presidenza del Consiglio l'avvocato Palmieri prego stage in azienda presidente cercherò di replicare per quanto possibile l'argomentazione che sono state poste
Della Corte
Innanzitutto l'esecuzione parla più vicino al microfono sentiamo meglio se accolti
Innanzitutto mi sembra opportuno chiarire quella che Varazze motivi fondanti di questa norma nuova normativa distrutte ho sentito parlare di
Scopo di coprirli inerzia del ministero
Addirittura di una normativa che sarebbe stata diretta a bloccare ad effettuare questa sospensione degli adeguamenti tariffari quando le ragioni e fondanti sono ben altre e sono state illustrate
Fa un po'pone
Sono state illustrate già nella nostra altro intervento nella nostra memoria e si riferiscono a un contesto sia sostanziale sia normativo di riferimento
Un contesto sostanziale che quello che è stato ben messo in luce dal massimo organo di controllo nella famosa delibera diciotto del diciannove ma anche dalla stessa autorità per la concorrenza nella sua indagine nel del due mila dieci
Dove emerge un quadro sconfortante diciamo del settore delle concessioni autostradali in un ambito più ampio dei trasporti sicuramente maggiormente
Quindi è maggiore difficoltà all'apertura della concessione della della concorrenza come sottolineato anche da codesta Corte nella sentenza quarantuno due mila quindici proprio per l'elevatezza dei dei costi di gestione l'inefficienza di alcune di alcune tratte o ferroviarie vuoto stradali come in questo caso ma ciò che conta è che una quattro da cui emergono delle situazioni indubbiamente monopolistiche di un monopolio di fatto in relazione alle quali all'interno delle quali certamente l'attenzione e la considerazione anche dell'utenza del servizio nell'ambito di quello che è un sicuramente un servizio pubblico di interesse generale non sono diciamo la la priorità
Quindi il riflesso sulle tariffe si è sentito perché fino a quel momento untore concessioni sono state il risultato quasi mai diciamo se non di recente affidata con gara che spesso qua si sa la maggior parte affidate con convenzioni dirette
Le concessioni sono evidentemente il risultato di scelte effettuate in una ottica di non efficienza del settore e come dicevo poco attenta alla all'utenza quindi come anche messo in luce dalla da questa indagine complessiva della Corte dei Conti basata su dati oggettivi devo dire un'indagine a tutto tondo molto interessante anche da leggere
Appunto vi sono state non insomma sono messi in luce anche delle situazione di particolare extra profitto da parte della del dei soci delle concessionarie relazione dipendenti ma soprattutto di una non perfetta rispondenza tra quelli che sono i costi gli investimenti effettuati
E appunto la remunerazione con cui dovrebbe avvenire la investimenti stesso
Se questo è il contesto di fatto quindi particolarmente critico tra cui occorre partire il contesto normativo pure illumina
Sulle ragioni di questa norma norma che non non nasce dal nulla a la possiamo definire quasi un anello di una catena che comincia con la stessa istituzione dell'autorità di regolamentazione nei trasporti
Autorità di regolamentazione trasporti a cui viene affidato proprio il compito non solo di garantire un accesso equo e a condizioni paritario e non discriminatoria le stesse infrastrutture
Ma soprattutto ha come missione istituzionale quella di dettare i criteri per la fissazione da parte di soggetti competenti delle tariffe delle canoniche dei pedaggi
Questo sia per assicurare quindi nell'interesse diciamo di uniformità di sistema per assicurare l'equilibrio economico delle imprese regolate
Sì all'efficienza produttiva delle gestioni e non ultimo il contenuto dei colossi del contenimento dei costi per gli utenti le imprese e consumatori
Se questa è la normativa generale che in linea di principio nell'ottica del legislatore della del due mila due undici duecentouno del due mila undici doveva avviare un nuovo sistema arte appunto in cui la determinazione delle tariffe si si basa si spostava e l'auspicato tra parentesi da punto questi organi che si erano espressi sulla situazione a un'autorità indipendente la norma che forse ci interessa ancor più N interviene con il decreto Genova il decreto centonove due mila diciotto in cui l'articolo sedici comma uno esprime una precisa scelta del legislatore
Di non lasciare diciamo questo nuovo sistema alle nuove convenzioni ma di applicarlo immediatamente
Perché
Dobbiamo considerare quelli che sono anche di diciamo attualmente gli orizzonti temporali per le concessioni quindi ho qui uno schema che può essere tranquillamente confrontato con tutte le singole convenzioni che ormai sono di dominio pubblico sul sito Mitt abbiamo convenzioni che per esempio ora due mila trentadue altre come Asti due mila trentotto alcune addirittura due mila cinquanta
Autostrada Ligure due mila quarantasei quindi di fronte alla scelta di in implementare questo sistema anche per le concessioni in essere appunto sì
Ebbe mandato all'autorità al regolatore gli anni introdurre del di dettare diciamo quelli che erano i criteri
E criteri che sono stati dettati con una delibera di carattere generale la numero sedici del due mila diciannove K con un pacchetto di delibere
Ora non mi ricordo dalla sessanta da settantadue insomma comunque la sessantaquattro per quanto riguarda l'hanno sempre del giugno due mila diciannove
In cui il sistema tariffario era calato sul singolo concessionario
Qui mi interessa precisare due cose innanzitutto che in quel momento le delibere a parte intervengono su sistemi tariffari e quindi avrebbero dovuto provocare un adeguamento da parte dei concessionari il cui periodo regolatorio
Era scaduto cioè al momento del quinquennio di riferimento si ripresenta un PARF chiaramente che viene sottoposto al ministero c'è anche un parere dell'arte sicuramente poi si apre una fase negoziale
E a al momento dell'intesa sul petto si porta il l'accordo al in diciamo entra nella fase autorizzativa
Quindi viene recepito con un decreto mito beffa
Ora alla data di fine anno quindi dopo quasi un anno rispetto alla delibera portante la chiamiamo la delibera madre al numero sedici e poi le varie delibere che terrà erano di pochi mesi dopo nessuno quasi nessuno dei concessionari si era adeguato Ramba per prima nella sua proposta di aggiornamenti adeguamento nella sua richiesta di adeguamento tariffario che aveva presentato brevi parliamo adesso del due mila
Diciannove
Assolutamente non si era adeguata ai criteri quindi quando si parla di un approvazione da parte del ministero concedente dello Stato concedente si dice che ha riconosciuto un sei virgola quindici per cento in realtà si parla di una primissima interlocuzione in cui si era ancora nella fase diciamo paritetica negoziale
In cui si era ipotizzato un un una percentuale del genere ma in quel momento chiaramente entra in vigore l'articolo tredici comma tre e quindi il legislatore da un'ASP
Intanto il sistema ora la scelta capisco poteva essere anche diversa nel senso lasciare come ha detto il consiglio di stato diciamo uno svolgimento naturale delle cose
Però è vero pure che il sistema era anche caratterizzato da livello di litigiosità notevole e cute queste delibere arte erano state immediatamente impugnate
Con proposizione di eccezioni anche di incostituzionalità che poi in realtà gran parte delle quali anzi tutte sono state superate sia dalla giurisprudenza di merito sia dal Consiglio di Stato con la sentenza tre quattro otto quattro del del ventidue che ha riconosciuto il sistema atto perfettamente legittimo proprio richiamando quello che era il principe non assoluta immodificabilità di rapporti di durata
Soprattutto di fronte a istanze diciamo però concorrenziali però utenza che erano state spesso con le criticità che erano state espresse a monte
Quindi lasciare il sistema diciamo alla come dire interlocuzione tra gli attori
Probabilmente non avrebbe assolutamente funzionato l'alternativa era di lasciare andare le cose nel senso che cessionari avrebbero presentato dei perso presumibilmente non aggiornati e gli adeguamenti tariffari però avrebbero doveva essere riconosciuti in qualche modo quindi il sì diciamo la logica no no la scelta più coerente ha voluto che il legislatore diciamo intendesse dare una spinta ciò che in realtà era già obbligatorio per i concessionari quindi e i concessionari non si trovano di fronte a dell'imposizione se non di regole tariffarie erano già state introdotte dalle delibere di riferimento
Oltretutto bisogna dire la norma
Legittimamente correttamente si rivolge a coloro i cui piani regola piani
Regolatori erano scaduti quindi nel momento in cui naturalmente diciamo e P.E.F. dovrà essere rinnovato ripresentato e ripresentato come ripresentato esattamente secondo le nuove norme
Oltretutto voglio dire che in questo caso diciamo manca questo anche rispetto a queste suggestioni DC violazione del diritto comunitario manca anche diciamo quello che la corte di giustizia teme di più in questi casi cioè un effetto sorpresa
In realtà che le che tariffe dovrà essere dovessero essere determinate dall'autorità di regolazione indipendente era già contenuto fin dalla norma dal due mila undici Holt vi erano state le delibere regolatorie e a queste delibere regolatorie avevano partecipato perché erano state messe in consultazione tutti i concessionari
Quindi diciamo che il sistema dovesse cambiare era sicuramente no
Manara faceva parte dell'ordine delle cose che sia stato fatto per legge mi pare che sia una scelta del tutto ragionevole che rientra nella discrezionalità del legislatore e che appunto era fatta per collegare per implementare il vecchio sistema per Cannes diciamo passare dal vecchio sistema a un nuovo sistema che sicuramente vedeva il dei costi maggiormente legati del scusate le tariffe
Delle tariffe sicuramente legati al sistema dei costi degli investimenti sempre per appunto prendere posizione su quello che è stato detto cioè sul fatto che in realtà il sistema del price-cap la Giambellino ha conosciuto è voglio sottolineare che proprio la giurisprudenza amministrativa ha riflettuto nel momento in cui a valutato la legittimità della delibera arte sulla innovazione del sistema e esempio proprio al Consiglio di Stato sempre nella tre quattro otto quattro del ventidue ne sottolinea l'assoluta l'innovazione
è vero che in entrambi i casi
Per esempio nella convenzione Eralda attraverso quella formula si introduce una sorta di meccanismo di price-cap appunto anche in quel caso
Nella in particolare con il richiamo della convenzione della trentanove due mila diciassette della delibera CIPE trentanove due mila sette
Però erano è una delibera che non è applicata a tappeto in tutte le concessionarie perché non momento in cui veranda scadenza in momenti diversi
Alcune delibere erano stati richiamati e quindi in qualche modo introitate negli atti aggiuntivi che lei richiamava in altri casi no quindi né i famosi sei sistemi tariffari non troviamo dappertutto il richiamo ad una formula diciamo almeno vagamente di price-cap
In ogni caso il sistema introdotto dalla dall'arte è profondamente diverso questo è ben spiegato nella sentenza con richiamato
Ma è ben spiegato terminato rammenta ancora più tecnici nella delibera numero sedici e nelle successive delibere attuative per ciascuna concessionaria
Innanzitutto come disposto lo stesso articolo trentasette
Con una precedente delibera si erano definiti quelli che erano gli ambiti ottimali di gestione cioè l'aspetto alle fan palla quelle che vengono considerate le stesse chilometri che qual è il modello di efficienza diciamo
Di una piccola media o grande concessione e quindi già si era fatto un Passavanti rispetto al questa problematica per rendere più reale e più concreto rispetto al dimensionamento delle singole concessioni
Poi è stato introdotto proprio un paradigma di carattere diverso basato su quelle delle lassù si chiama la curva delle frontiere del dell'efficienza cioè viene considerato per ciascuna componente che poi va a formare la tariffa quelli che sono gli elementi fondamentali e qual è il diciamo il livello di efficienza per ciascun valore a cui tutti si dovrebbero il concessionario diciamo mediamente dirigente si dovrebbe attestare quindi la logica del price-cap introdotta dalle delibere alta è una logica basata non su costi ipotizzati teorici ma proprio su costi standard innanzitutto cioè appunto quelli che sono posti ideali che dovrebbero essere affrontati in quel caso da un'impresa media gestite in modo efficiente e calata nel concreto
Della singola concessionari che quindi doveva esporre del singolo persa tutte le componenti relative alla
Quelle che formano poi la la formula tariffaria applicabile anche il famoso valore X di riequilibrio era un un valore che appunto secondo il precedente sistema era basato su stime previsionali e teoriche che molto spesso non venivano osservate con il risultato poi che questi maggiori costi venivano scaricati in tariffa
Quindi l'esigenza di appunto
Passare al nuovo sistema era sicuramente presente
Devo dire che viene sottolineato sempre da Rav appunto che le motivazioni non non sarebbero esposte quindi rifiutate l'idea di un una normativa che dovrebbe semplicemente andare a riparare all'inerzia ecco qui innanzitutto l'inerzia del del concedente si accompagna ad una non volontà evidentemente dei concessionari di adeguarsi al sistema questo lo dicono molto chiaramente le relazioni illustrative che è poi il motivo per cui dalla primo rinvio del dell'articolo tredici comma tre si è passato al secondo rinvio anche per il venti e ventuno
Obiettivamente anche in questo caso troviamo sia nel caso Rabat sia negli altri casi moltissime richieste di adeguamento tariffario che magari sono state presentate nel termine il trenta marzo venti come previsto ma poi non erano assolutamente conforme adeguate quindi è un sistema che certamente con quell'agitatore non ha imposto a semplicemente
Implementato attraverso una presentazione che togliesse le comunque spontanea perché ripeto la presentazione del petto e la condivisione del relativo contenuto appartiene a un momento paritetico questo lo dice chiaramente anche la giurisprudenza amministrativa che la riconduce anche ad un tecnicamente ad un ad un accordo un ex articolo quindici della duecentoquarantuno
Quindi in questo caso è mancata evidentemente una forma di collaborazione da parte dei concessionari per cui il sistema sostanzialmente andato in stallo ed è stato necessario spostare i termini quindi non per riparare ad un'inerzia ma riparare a una problematica e si era venuta a creare oltretutto la seconda annualità
Del secolo la seconda il secondo al differimento interviene nella al trenta dodici due mila venti
E a differenza di quanto leggo nelle memorie nell'ultima memoria Ghiraldo al trenta dodici due mila venti e si era in piena pandemia Accord
Era iniziata esattamente nel maggio quindi la problematica Co-lead ha inciso e si è in qualche modo riflessa anche sulle successive annualità
Perché come descritto nelle relazioni illustrative
Non solo Viera appunto un problema di mancata presentazione o non sostenibilità dei piani per cui non si era potuto arrivare alla relativa approvazione
Ma gli era ormai un'incertezza totale su quelle che erano le componenti da rappresentare negli stessi perso quindi anche dal punto di vista di chi doveva presentare i i piani economici finanziari di fronte a stime di traffico traffico zero sostanzialmente sappiamo bene
Quale fosse la situazione al momento del Codino
Successivamente un maggior caro o introvabili da dei materiali che poteva incidere anche su anche lì su dati previsionali e stime statistiche quindi il sistema obiettivamente andata in stallo
è andato in stallo però ciò non toglie che Sempre la norma
A diciamo creato dentro di sé degli anticorpi per neutralizzare quel difetto di cui si parlano cioè di scarico poi sulla tariffa negli anni successivi innanzitutto degli anticorpi naturali perché si parla di differimento dell'adeguamento la norma non interviene ad azzerare l'adeguamento ma lo differisce ad un momento in cui fattivamente il concessionario avesse presentato un passo adeguato
E anticorpi dovuti anche al sistema delle Poste figurative che sono tipiche appunto del sistema arte
Che vengono bene illustrato è sempre delle delibere di riferimento e che rappresentano dei costi che per quanto fittizi sono comunque appostati nel bilancio perché li troviamo nel fondo oneri e rischi quindi in qualche modo saranno ripresi in considerazione al momento della definizione del piano economico finanziario e si tradurranno o in un credito ogni indebito per lo stesso concessionario
In ogni caso il sistema non è andato diciamo non ha proseguito all'infinito fortunatamente perché come abbiamo già accennato nella nella memoria con il decreto legge duecentoquindici del ventitré si ha avuto una nuova ricalibrazione dei termini
Innanzitutto per dare diciamo termine a chi non aveva presentato fino a quel momento dei piani congrui sia voluto comunque dare un nuovo termine modo da riallineare il tutto e quindi il termine concessionari è stato questa volta spostato al trenta marzo due mila ventiquattro ai fini nella presentazione dei piani appunto secondo le famose delibere
E nelle more degli aggiornamenti convenzionali poi si è stabilito che le tariffe autostradali relative alle concessioni il primo periodo sono aumento a te nella misura del due virgola tre per cento dell'indice del tratto dal documento di economico finanziaria del ventitré quindi anche per evitare un accumulo diciamo del dell'adeguamento nel negli anni successivi visto che restavano da recuperare tra diciamo lo spazio tra il venti e il ventitré sia dato un adeguamento forfettario adeguamento forfettario che poi è stato confermato dall'articolo quattordici alloggi e concorrenza
In particolare dal comma uno infatti si dice che per le procedure di aggiornamento dei perso delle società concessionarie
Per le quali alla data di entrata in vigore del del trenta della decreto legge trenta dicembre ventitré quindi per quelli con i piani scaduti
Era intervenuta la Resca dentro il periodo regolatorio quinquennale si applica la disposizione dell'arte dell'articolo tredici comma tre
Naturalmente nella versione aggiornata e cioè con la proposta del concessionario ventiquattro esami al trentuno dodici e adeguamento tariffario forfettario del del due virgola tre per cento
Mentre per quelli scaduti dopo si si allinea sempre la normativa arte più alle norme previste dalla stessa legge concorrenza e nelle more si attribuisce un per tutti diciamo gli anni all'ENI si dice nelle more dell'adeguamento però per evitare il ripetersi di questa situazione
Si concede si prevede una un un incremento nella misura corrispondente sempre all'indice d'inflazione ricavato nei documenti di Praga programmazione economico-finanziaria
Oltretutto con la regia concorrenza sia proprio un cambiamento completo di paradigma quindi
Se attualmente il testo appunto
Procede si compone di una fase negoziale e di una fase di approvazione da parte dei Ministeri competenti per sentito l'arte adesso è il concedente che propone uno che fa per formulare la proposta di piano economico finanziario e nella stessa proprio va il piano economico finanziario
Viene indicato l'adeguamento tariffario che dovrà essere applicato naturalmente anche in questo caso ci tra in qualche modo un esame da parte dell'arte però dovrebbe evitare quelle situazioni appunto di possibile stallo che vi sono state fino adesso
Solo
Siamo due accenni sul i profili comunitarie
Mi sembra che innanzitutto il riferimento alla procedura d'infrazione che si è avuto appunto sulla sentenza sulla legge duecentosettantasei del due mila sei
Sia totalmente estranea alla problematica nel due mila sei si è avuto un tentativo di riforma di tutto il sistema concessorio diciamo però e ex abrupto nel senso che senza questo è stato fortemente sottolineato segnalato nella
Nella nella nota che ha avviato la procedura di infrazione dalla Commissione europea
In sostanza si incideva su quelli che erano tutti i contenuti delle convenzioni che veniamo trascorsi in una convenzione diversa e chi non approvava questa convenzione incorreva nella decadenza
Quindi è una vicenda completamente diversa
In cui chiaramente che chiaramente non è paragonabile
A un caso invece in cui la norma non alzare alcunché e soprattutto introduce una sorta di regime intertemporale in cui tutti gli attori concessionarie concertanti sedevano allineare e approvare i nuovi piani
Il tutto tutto per dare vita a un sistema di regolazione che questa volta è nella sulla scia di quella normativa che ho citato prima
Ecco una sistema fondato su una regolazione economica di carattere unitario e soprattutto fondato su criteri unitarie e trasparenti
La giurisprudenza costituzionale
Mi pare che non abbia mai messo in dubbio non punto a un certo punto di vista della certezza del diritto del legittimo affidamento la possibilità di incidere sul rapporto di durata
Voglio citare soltanto del lattante la sentenza numero sedici del due mila diciassette resa
In in materia di tariffe incentivanti disciplinante da convenzioni ventennali appunto che erano state sottoscritte dai titolari di impianti proprio Corpo d'Orta ICI
E qui la la corte proprio in quest'ottica ricorda
Che il fatto che bisognava delle convenzioni ventennali comunque non comporta anche come necessaria conseguenza che la correlati a misura debba ripari nella stessa anche quando il contesto di riferimento è cambiato
Sulla stessa linea la corte di giustizia
Forse infatti già diciamo un altro aspetto per quello appunto più a cui accennavo prima dell'effetto sorpresa Fiore qualsiasi modifica
Può essere naturalmente se è ragionevole sia ispirata a valori di interesse generale come riteniamo in questo caso può essere introdotta ma chiaramente in modo che un'operatore quanto meno accorto quando se ne possa a vedere e attraverso un idoneo o sistema transitorio o
Passaggio graduale
E direi che quello che avvenuto esattamente in questo caso in cui il sistema tariffario ha avuto una sua previsione completa ad opera di un'autorità di regolamentazione nell'interesse
Di una maggiore efficienza del sistema di un'omogeneità del sistema appunto per riparare a queste differenze che crea credevano entravano e creano
Delle disparità di trattamento anche all'interno degli stessi operatori economici concessionari
E
Una norma transitoria appunto che semplicemente traghetta uno da un vecchio sistema un sistema sicuramente più efficiente e passato su una maggiore attenzione all'utenza
Quindi in questo senso direi che sia da un punto di vista dell'urgenza di provvedere
Della violazione articolo tre novantasette a Cosenza calare in concreto rispetto a tutti questi parametri evocati però questa
Linea rossa diciamo che spiega e dà un senso a questa normativa possa riparare a tutte le eccezioni di legittimità costituzionale sollevate
Bene innanzitutto vorrei riformulare un quesito già fatto dal relatore poi vediamo se ce ne sono altri
E che riguarda il quinquennio due mila quattordici due mila diciotto nell'ordinanza si fa riferimento a una sentenza
Tarpato da opposta del due mila diciannove di parziale accoglimento dell'impugnativa della società che domandava
Un aggiornamento per tutto il quinquennio dell'ottantuno ottantadue per cento che il ministero con decreto oggetto dell'impugnativa
Ha riconosciuto nella misura del cinquantadue per cento quindi è un accoglimento parziale la domanda è questa sentenza è stata impugnata dallo Stato stata impegnata la società questa vicenda
Che non è oggetto della questione di costituzionalità ma precede il quinquennio precedente
Come si è conclusa vediamo se ci sono altre domande sì prego
Allora alla luce del discussione ovviamente
Non vi è uno sbocco da uno spunto argomentativo dell'Avvocatura dello Stato vorrei chiedere un chiarimento in punto di fatto sia l'avvocatura sia alla rampa
Senza occhiali un po'sopra
Giusto ah sì
L'avvocatura a per la verità anche negli scritti ma ripetuto oralmente
Ha sottolineato come questi
Queste richieste ora non ho capito se dei paesi fa o degli aggiornamenti fossero non conformi rispetto alle nuove delibere Arta
Che sono del due mila diciannove come correttamente ricordava l'avvocatura dello Stato sia quella generale sia quelle individuali diciamo
Ma ci sono stati mai provvedimenti anche che non riguardino l'araldo da di altre concessioni motivate sulla non conformità
Della delle delle proposte ripeto non ho capito se di per far o di richiesti l'aggiornamento alla congrua non conformità alle delibere Arta
E questo non solo libri relativamente all'annualità cioè alla inattuali nel come dire sotto la vigenza del decreto venti ma anche sotto la vigenza per quel che ci riguarda del decreto del ventuno poi quelli successivi
Io ci pensa e nello stesso tempo però chiedo al al all'avvocatura all'Aran Van
Ma ha presentato c'è la la nella successione dei pezzo presentati ci sono aperti rappresentati nel vigore delle delibere arte cioè successivamente al due mila diciannove
Altre domande e allora per la società
Forse l'avvocato Tokyo prego sì grazie presidente sul primo quesito la sentenza del TAR Val d'Aosta non è stato eseguito è stata impugnata ne darà tranne dalla controparte e non è stata eseguita
Quindi non è stata seguita dal Ministero quindi è rimasta diciamo senza Effetti
Rabah ha deciso di non con con devi fare una come dire azione per l'esecuzione perché aveva in corso l'interlocuzione per per il PEF e sperava che nell'interlocuzione
Dentro è persa anche questo che era stato riconosciuto dalla tarda ad Aosta fosse riconosciuto per rispondere alla seconda domanda Rabah presentato le diverse proposte di per far fronte di continue richieste di specifiche o di modifiche da parte del concedente il concedente per rabbia sicuramente temo anche presteremo credo
Per gli altri concessionari non ammalia adottato un provvedimento di rigetto come avrebbe potuto dicendo questo pezzo che sono i presenti non è conforme a qualcosa o in toto alle delibere dell'arte e quindi è un pezzo che io non posso approvare questo non è mai avvenuto perché mantiene il le la non approvazione del testo e serviva appunto irrealtà prego
Per un po'ma
Questa interlocuzione comunque successiva alle delibere arte cioè successiva al due mila diciannove assolutamente offensiva al due mila diciannove
è è il suo teste conforme che Calabria ritiene conforme a all'astuccio appresso esattamente la deliberata la messa in rete
Che è uno dei motivi mi permetto di dire per cui quelle proposte non sono state rigettate perché era molto difficile dire che quelle proposte non erano conformi al deliberato
Molto brevemente perché però aggiungere finiano all'evidenza perché per questo il motivo per cui ha insistito sulle evidenze
Su quei famosi due documenti per quanto riguarda il PEF
E questo forse la l'istanza più importante perché quella che interviene in sede di prima applicazione delle delibere siamo nella prima metà del due mila e venti il termine viene prorogato a causa dello da una dal ministero a giugno
E il diciannove giugno viene inviata trasmissione proposto aggiornamento per far in esecuzione dell'articolo tredici Queen cognato aggiornamento piano economico finanziario relativo al periodo regolatorio venti ventiquattro
Elaborato in conformità alle delibere sedici diciannove sessantaquattro diciannove
E questa non ha avuto risposta quindi non c'è una non volontario adeguarsi che ha provocato uno stallo la domanda sarebbe ma a seguito di questa istanza che aveva in parallelo l'istanza anche tariffaria sono due stanze diverse qual è stata la reazione del ministero sebbene è stato a Roma
Per l'avvocatura dello Stato l'avvocata Palmieri sei così vuole
Ad una come band ultimata necessaria sicuramente un istruttoria a tutto tondo chiaramente che
C'è mancata però per quanto riguarda le sentenze bisogna mi distinguere tra quelle relative al periodo regolatorio precedente o comunque annualità precedente quelle successive io adesso non so se è quello a cui si riferiva
Il presidente Patroni Griffi a cinquantaquattro due mila diciassette che prevede un accoglimento appunto dell'adeguamento parziale della dell'accoglimento del la richiesta di adeguamento
Il tariffario dirada e fa riferimento ad altre sentenze precedenti del due mila sedici la cinquantatré due mila sedici
La quarantasette mila sedici che però si riferiscono tutte senza avere si riferiva il presidente Amoroso e quello che però riguarda il primo periodo preavviso avente quindi non possiamo assicurarle come come dei dati acquisiti arte
L'aggiornamento che ha avuto sicuramente insieme ad altre perché ho dei dati unito tratto dal che sono andata a flirtare sul sito del Ministero
Li potete trovare facilmente
Vedo che Rabei tra quelle che hanno avuto come praticamente tutte l'adeguamento del due e trenta per il due mila quattordici per contributi a ventiquattro ventiquattro
Per quanto riguarda invece
Tutte le note inviate da Raid molte di quelle richiamate si riferiscono sempre al periodo pare pregarti a diciamo chiamiamolo così
Tra quelle successive per esempio di cui alla disponibilità ce n'è una che riguarda l'aggiornamento del piano economico finanziario che del diciannove dieci venti quindi siamo evidentemente in periodo arte dove si fa riferimento alle pregresse interlocuzioni per la revisione della convenzione vigente finalizzata al superamento di una grave situazione squilibrio finanziario evidentemente c'era questa sofferenza
Dirà che di cui si dato anche in una delle nostre note della memoria
Era una situazione particolare in cui diano tariffe particolarmente alte la Regione che pure era socio di minoranza della dirittura richiesto in qualche Mollica ammirarle comunque a parte questo
Si ribadisce che il ministero ribadisce che le proposte precedentemente formulate attraverso società sono considerate dalle amministrazioni competenti non ammissibili perché difformi rispetto al quadro normativo e regolatorio
Di riferimento fissa un'altra direzione proprio per procederò confronto delle soluzioni percorribili non c'era
E in data diciannove dieci venti nota venticinque nove cinquanta intitolata procedure di aggiornamento del pesce come oggetto ecco questo per dire che non c'è stato un diniego cioè non sempre l'amministrazione in questa fase si esprime anzi non si dovrebbe esprimere per dinieghi c'è un tentativo di mandare avanti le interlocuzioni e di arrivare a qualcosa di condiviso
Il diniego si può avere successivamente quando raggiunta un'intesa arte dà un parere negativo
O semplicemente nel decreto quindi nel decreto di approvazione Mitt lascia non non si può non si può avallare
Per quanto
Appoggiata diciamo da un'istruttoria del ministero
Chiarissimo grazie spera decisa arrivederci avvocati
Chiamiamo il giudizio al numero quattro del ruolo
Ordinanza duecentoquattordici del due mila ventiquattro ordinanza venti settembre due mila ventiquattro Corte d'appello di Venezia
Istituto nazionale della previdenza sociale in scontro Cue un milione titolare della ditta mercatino calzature borse di Chiomenti Jong
Per l'Istituto nazionale della previdenza Regione INPS avvocati Samuela Pischedda Maria Passarelli Mauro Sferrazza avvocato dello Stato Pietro Garofoli
Buongiorno avvocati
La relazione al giudice Pitruzzella prego grazie presidente
Con ordinanza del venti settembre due mila ventiquattro la corte di appello di Venezia sezione lavoro sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo due del decreto del Presidente della Repubblica trenta maggio mille
Il centocinquantacinque numero settecentonovantasette il Testo Unico le norme concernenti gli assegni familiari
Nella parte in cui non prevede tra le cause ostative al riconoscimento dell'assegno per il nucleo familiare
La situazione di convivenza more uxorio tra il datore di lavoro e lavoratore subordinato perverse articoli tre e trentotto e la Costituzione
L'articolo due comma uno decreto legge tredici marzo mille novecentottantotto numero sessantanove convertito con modificazioni stabilisce che per i lavoratori dipendenti e gli altri soggetti mi indicate
Gli assegni familiari e gli altri trattamenti famiglia cessano di essere corrisposti e solo sostituiti ove ricorrono le condizioni previste le disposizioni del presente articolo dall'assegno per il nucleo familiare
Poi l'articolo due comma tre rinvia alle norme contenute nel testo unico gli assegni familiari per quanto non previsto all'articolo due del decreto legge numero sessantanove del mille novecentottantotto
Il censurato articolo due del DPR numero settecentonovantasette del mille novecentocinquantacinque dispone
Che gli assegni familiari non stai Tano al coniuge del datore di lavoro ai parenti e gli affini non oltre il terzo grado del datore di lavoro che siano colmi conviventi
Il giudizio quota e origine un avviso di addebito messo all'INPS che ha operato un'interpretazione estensiva dell'articolo due del DPR numero settecentonovantacinque del mille novecentocinquantacinque
Applicando la norma di esclusione anche una situazione di convivenza tra lavoratore dipendente e datore di lavoro
La Corte d'Appello ritiene invece che la causa di esclusione degli assegni familiari siano tassativa ma giudica incostituzionale la mancata e cooperazione tra coniugio e convivenza more uxorio
Il giudice a quo osserva che la giurisprudenza costituzionale appartiene la sentenza che è un additivo al numero quattrocentoquattro del mille novecentottantotto è intervenuto omologa hanno la posizione del convivente more uxorio
A quella del coniuge in relazione alla singola situazione esaminata senza postulare alcuna generalizzata estensione dei diritti o degli obblighi del coniuge alla condizione del primo nel caso di specie la convivenza di fatto col datore di lavoro dovrebbe essere incluso nel novero delle situazioni ostative
Alla percezione della l'ANF la norma discussione sarebbe fondata sulla necessità di evitare che il datore di lavoro si avvantaggi indirettamente della prestazione
Portando in compensazione
L'anticipazione del l'assegno familiare con la contribuzione dovuta limitando l'escussione del beneficio al coniuge il ricorso alla Provvidenza dei direbbe dalla sua naturale funzione per divenire un sistema di esenzione o parziale esenzione contributiva in favore del datore di lavoro
La norma censurate violerebbe l'articolo tre della Costituzione per l'evidente trattamento differenziato che riceverebbero due situazioni aventi per il profilo ora esaminato la De Messina esigenza di tutela
Violerebbe inoltre l'articolo trentotto della Costituzione perché determinerebbe una deviazione dalla finalità istituzionale proprio della prestazione in quanto destinata a beneficiare condizioni familiari nelle quali si deve presumere che non vi sia la condizione di bisogno
Che giustifica l'erogazione della Provvidenza
Il rimettente che da questa Corte di rimediare alla lacuna normativa mediante la sola soluzione obbligato ceo il vincolante richiamo alla comprensione del datore di lavoro convivente more uxorio
Con atto depositato il cinque dicembre due mila ventiquattro Linx si è costituita nel presente giudizio
La questione sollevata sarebbe inammissibile in quanto il giudice a quo avrebbe avuto seguito un'interpretazione di quel Trichet in subordine la parte chiesto l'accoglimento e la questione con atto depositato il diciassette dicembre mila ventiquattro il Presidente del Consiglio dei ministri ha rappresentato e difeso dall'avvocatura c'è lo Stato è intervenuto il presente giudizio il convivente more uxorio secondo l'avvocatura
Non potrebbe essere equiparato al coniuge in essenza di espressa previsione normativa
Occorrerebbe riservarle ispezione tè legislatore l'inclusione o meno della convivenza more uxorio nell'elenco di cui l'articolo due del DPR numero settecento Lanzetta il mille novecentocinquantacinque le questioni sarebbero dunque non fondate
Il tre giugno due mila venticinque l'Avvocatura generale dello stato depositato una memoria integrativa dove si cita la circolare dell'INPS numero ottantaquattro del due mila due diciassette
Secondo cui per la concezione dell'assegno al nucleo familiare coniugale
Il nucleo al nu non sarebbe assimilabile ogni convivenza more uxorio ma solo la situazione dei conviventi
Che hanno stipulato un contratto di convivenza ai sensi dell'articolo uno comma cinquanta
Della legge numero settantasei del due mila e sedici secondo la difesa reale o non si all'equiparazione dei conviventi fatto per il sorgere del diritto alla percezione l'assegno per nucleo familiare o se si intendono equiparare la situazione della convivenza di fatto al coniuge
Lo si dovrà fare applicando anche le relative norme intensive come quella contenuta nell'articolo due del DPR numero settecentonovantasette il quattro giugno due mila e venticinque links ha depositato una memoria integrativa in essa la parte formula considerazioni simile
A quella è l'avvocatura pre riportata è a differenza di quanto aveva fatto recentemente ha chiesto che questa corte dichiari la manifesta infondatezza delle questioni Presidente questo è lo stato Della Casa per l'INPS dunque
La porcata bis che da innanzitutto
Allora noi gli abbiamo scritto appunto nel nell'ultima memoria integrativa in relazione all'infondatezza e della questione perché diciamo abbiamo ravvisato che il giudice a quo non si sia confrontato adeguatamente approfonditamente
Con la legge settantasei del due mila sedici che disciplina oltre gli unioni di unioni diciamo civili anche la convivenza more uxorio
Praticamente mentre la norma del DPR settecentocinquantasette del mille novecentocinquantacinque là dove esclude il coniuge il il lavoratore e dipendente dal datore di lavoro in un che cosa cioè dalla dal beneficio degli assegni familiari fa diciamo opera una presunzione assoluta di mancanza di bisogno
E conseguentemente a nostro avviso il il giudice a quo non ha verificato quaestor perché nell'ambito della della convivenza more uxorio come individuata dalla legge settantasei del due mila sedici
Viene ad essere prevista anche una convivenza che non solo deve essere registrata al al Comune ma ci può essere anche la possibilità che questa convivenza venga ad essere anche regolamentata
Negli aspetti patrimoniali e negli aspetti diciamo in cui ciascun convivente e contribuisce alla famiglia
Alla famiglia di fatto quindi con le proprie risorse con le proprie sostanze quindi solo laddove ci fosse e non è questo il caso perché abbiamo visto cosa è stato prodotto dalla dalle parti nel giudizio acquosi solo laddove e ci fosse appunto una un contratto di convivenza che dopo dovrebbe essere comunque sempre depositato nell'ambito della dei registri comunali in cui viene ad essere individuato la l'apporto di ciascun convivente alla famiglia l'apporto economico allora in questo caso sicché si potrebbe in qualche modo diciamo far corrispondere o comunque e fare in modo che potrebbe esserci una sorta di analogia tra la figura del coniuge la figura del convivente more uxorio e quindi escludere in qualche modo quello che può essere questa presunzione assoluta di bisogno
E cosa che invece sta non esiste stando così le cose come sono come risultano diciamo agli atti del giudizio a quo e come sono stati rappresentati dal dal giudice a quo a questa Corte che a nostro avviso appunto non si è confrontata adeguatamente ad approfonditamente con la legge settantasei del due mila sedici
Grazie ancora per Linux l'avvocato Sferrazza se vuole aggiungere qualcosa grazie presidente e signori della Corte
La questione di legittimità costituzionale come posta dal giudice rimettente a nostro avviso è appunto mal posta perché si tende a operare una equiparazione tra i conviventi more uxorio il
Coniugi che appunto della famiglia tradizionale o colore sono uniti non è civile che non è che per azione che non è supportata dallo Stato della della legislazione e che comunque a nostro avviso rimane inconferente come abbiamo cercato di spiegare nella memoria depositata in vista dell'udienza rimane inconferente finiva definizione del presente giudizio perché appunto come diceva poc'anzi la collega il giudice a quo non si è confrontato con la situazione e di fatto oggetto del giudizio qui non si non siamo di fronte ad una come dire convivenza cosiddetta registrata e quindi e come diciamo legislatore a
Evidenziato non non è possibile estendere i conosce i diritti ai sensi dell'articolo uno comma trentotto e seguenti della legge settantasei del due mila
E sedici e dunque manca cioè e poi è proprio un errore vero valutazione e ricostruzione la situazione il fatto che ha condotto il giudice a quo ad e diciamo adoperare un confronto generale tra due situazioni assolutamente diverse
E e allo stato di situazione secondo noi non equiparabili tra convivenza more uxorio rapporto di di coniugio quindi presidente noi riteniamo che la questione Gitti vita costituzionale come posta dalla corte d'appello di Venezia debba essere dichiarata inammissibile o manifestamente infondata grazie
La Presidenza del Consiglio avvocato distratto grappoli prego grazie presidente mi si permetta una brevissima premessa per inquadrare la fattispecie per come diciamo noi l'abbiamo
Costruita e la convivenza eh
More uxorio è sicuramente una situazione meritevole di tutela da parte del diritto e questo in una lettura sistematica delle norme costituzionali
L'articolo due tre quattro trentacinque trentasei della Costituzione ma non solo anche delle norme Unione Ali l'articolo nove nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e convenzionali l'articolo otto
Della CEDU quindi diciamo la tutela noi non la mettiamo in dubbio riteniamo tuttavia che il a legislatura e residuale nei limiti della ragionevolezza e dell'effettività nelle scelte di concedere delle misure a favore del dei vari tipi di di convivenza appunto una la discrezionalità di discriminare la situazione del matrimonio dell'unione civile
E della convivenza della mera convivenza
Questo lo riteniamo leggendo anche la giurisprudenza di codesta eccellentissima corte mi riferisco alla sentenza cento quarantotto del due mila ventiquattro che effettivamente riprende questa distinzione di queste tre modalità forme di convivenza matrimonio uno unione civile mera convivenza
E e e afferma che resta comunque diversificata la condizione del coniuge da quella del convivente
Nella centone a sentenza centoquarantotto del due mila ventiquattro e in in effetti codesta eccellentissima corte ha concesso la tutela al convivente more uxorio ossa riferendosi però al convivente
Di fatto ex articolo uno comma trentasei della legge settantasei del due mila sedici citata prima sulle unioni civili proprio in applicazione dell'articolo due della Costituzione e tuttavia
Ha specificato che questa è una tutela che si affianca ma non si sovrappone alla tutela concessa a a rapporto di coniugio
Che ovviamente come sappiamo tutti è garantita dall'articolo ventinove della Costituzione che riserva tali diritti alla famiglia come società naturale fondata sulla matrimonio
Ugualmente le sezioni unite della corte di Cassazione nella sentenza trentadue mila centonovantotto del due mila ventuno
Escludono che la situazione di convivenza possa essere pienamente dicono assimilabile al matrimonio sia sotto il profilo della stabilità
Di questa di queste di un due unioni de sia sotto il profilo delle tutele che il legislatore può offrire a queste unioni
E ribadisce che diciamolo la tutela che Bari conosciuta a alla una famiglia di fatto non autorizzato la perdita dei contorni caratteristici delle due figure cioè la figura diciamo del rapporto matrimoniale con la figura della convivenza non matrimoniale quindi di fatto
La le Sezioni Unite peraltro citando giurisprudenza di codesta eccellentissima corte mi riferivo Crazy River riferisce
Alle sentenze centotrentotto del due mila dieci e centosettanta del due mila quattordici ha sottolineato che
La Costituzione non richiede l'esigenza di una totale piena parità di trattamento del
Due forme di vita in comune sottolineando che individuarne la specificità consente anche di evitare di configurare la convivenza come una forma minore
Di rapporto coniugale
Venendo al caso di specie fatta questa breve premessa
Brevemente
Secondo noi non era possibile ab origine
Diciamo concedere la concessione dell'assegno al nucleo familiare
Perché questo assegno come spiegato anche dai colleghi dell'INPS e concedibile unicamente
Per in caso in costanza di rapporto di coniugio e per i conviventi di fatto di cui ai commi trentasei trentasette dell'articolo uno della legge settantasette mila sedici appunto
Nelle unioni civili che abbiano stipulato un contratto di convivenza
Perché è così importante la stipula di questo contratto la stipula di questo contratto di convivenza è necessaria per determinare con certezza il direi il reddito complessivo del nucleo familiare
E fare emergere anche e con chiarezza l'entità dell'apporto di ciascun genitore alla vita in comune
E infatti la mera convivenza
E caratterizzata indubbiamente da precarietà
E in invece la diciamo la il riconoscimento di diritti e di provvidenze e di aiuti
Necessitava una certezza nei rapporti previdenziali
Impedisce e quindi diciamo la
Precarietà della
Convivenza nonno formalizzata in almeno nelle forme
Delle unioni civili dell'articolo cinquanta con il contratto di convivenza impedisce questa certezza e impedisce il corretto funzionamento del riconoscimento dei benefici
Economici pubblici secondo il nostro avviso
Nella nell'agli atti del giudizio a quo non risulta la stipula di alcun contratto di convivenza tre ricorrente e la convivenza era convivente more uxorio
Tutto quanto detto conferma l'impossibilità nel caso di specie ma anche nei casi analoghi di equiparare automaticamente
La convivenza di fatto del ricorrente nel giudizio a quo alle altre situazioni familiari prese in considerazione per l'assegno la concessione dell'assegno familiare
E con essa eccellentissima corte nella sentenza centotrentotto del due mila dieci
A in applicazione dell'articolo due della Costituzione
Ha affermato che spetta al Parlamento nell'esercizio della sua piena discrezionalità individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette cioè le unioni diverse dal rapporto di mattina coniugale dal matrimonio
La differenza quindi delle situazioni
Coniugale rapporto di fatto convivenza di fatto si riflette
Sulla legittima necessità per il sistema di evitare una indiscriminata estensione della disciplina
Del
Delle discipline de vuol a favore del rapporto di coniugio
A tutte le forme di convivenza senza la certezza dei requisiti appunto economici e dei requisiti di bisogno che il legislatore richiede per la concessione di questi benefici
Vado a concludere
Quindi diciamo nella nostra ricostruzione
Sì al valore giuridico della convivenza more uxorio ma limitatamente ad alcuni aspetti ad alcuni settori come per esempio sulla disciplina delle locazioni la materia tributaria e assistenziale
Ma hanno alla estensione come principio generale
A una indiscriminata
Equiparazione con il rapporto di coniugio
E quindi concludo delle due l'una o come noi riteniamo non sia all'equiparazione dei conviventi di fatto con il rapporto con coniugare nel caso di specie
Ho e quindi comunque giustamente l'INPS a chi è a diciamo
Chiesto la restituzione di questi di questo assegno al nucleo familiare oppure se si dovesse invece ritenere che queste situazioni siano da
Equiparare comunque si dovrà applicare l'articolo due del DPR settecentonovantasette del cinquantasette che è una norma anti elusiva
E che è oggetto del presente giudizio quindi chiedo diciamo la dichiarazione di infondatezza della questione
Domande
Sarà decisa arrivederci avvocati